__EDIZIONI FEERIA COMUNITA' DI SAN LEOLINO__ __Simone Raponi__
La cultura umanistica sembra oggi essere marginalizzata da un sapere che si dichiara con orgoglio tecnico e produttivo e che proietta sulla cultura umanistica stessa l'ombra di essere, di fatto, inutile e superflua. Di contro allo strapotere culturale e ideologico dell'homo oeconomicus, Simone Raponi svolge una riflessione a tutto campo sul valore e sul significato della cultura umanistica che, in realtà, è una vera e propria sapienza dell'umano, un umano che non si piò ridimensionare al solo aspetto economico e utilitaristico. Passando in rassegna alcuni ambiti della cultura - la letteratura, la scienza, l'arte, la religione - Simone Raponi difende le ragioni della vita dell'uomo, l'apertura alla conoscenza disinteressata del reale, la passione per gli altri uomini, l'apertura verso ciò che ci trascende e l'incontro con l'Altro che ci comprende. E indirizza queste sue considerazioni alle nuove generazioni perché possano apprezzare le cose che imparano non soltanto perché sono più o meno utili a una futura professione lavorativa, ma perché danno gusto e sapore all'avventura della vita.
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64 pagine. Fa parte (V volume) della collana "ARCOBALENI" della Comunità di San Leolino:
Da sempre l'arcobaleno, quest'arco multicolore i cui estremi sembrano toccare l'orizzonte, è simbolo di unione tra la terra e il cielo, tra l'umano e il divino. I popoli pre-cristiani lo consideravano un ponte che unisce uomini e dèi. E quando Noè, dopo i quaranta giorni del diluvio, fu benedetto dal Signore assieme alla sua discendenza, l'arcobaleno fu posto dall'Altissimo come ricordo della sua alleanza perenne. Anche nel libro dell'Apocalisse (4,3), l'arco luminoso si trova presso il trono di Dio e nei dipinti medievali che raffigurano il Giudizio universale, Cristo assiso in trono è rappresentato sopra un arcobaleno: cielo e terra non possono riconciliarsi se non attraverso di Lui.
L'arcobaleno, dunque, è simbolo di pace, di concordia e di speranza. Quando appare nel cielo dopo la tempesta esso annuncia che il pericolo è passato e che la vita può riprendere con serenità e allegria.
Al simbolo dell'arcobaleno sono legati idealmente i testi di questa collana. Essi nascono da incontri che gli Autori hanno tenuto ai giovani studenti dell'Istituto "Marsilio Ficino", Liceo paritario della Diocesi di Fiesole, a Figline Valdarno nei pressi di Firenze, diretto dalla Comunità di San Leolino. Di fronte ai giovani è difficile rimanere indifferenti e chiusi nel proprio disincanto. L'anima dei giovani, infatti, non si nutre soltanto di realismo: vuole ideali, ragioni per vivere, motivi per dare un senso a un futuro oggi così incerto e fonte di preoccupazione. D'altra parte, il sapere che i giovani cercano non è fatto soltanto di nozioni e di informazioni. Esso è fatto soprattutto di valori, speranze, motivazioni. Il sapere che i giovani chiedono non è soltanto l'utile strumento con cui costruire il futuro, ma anche qualcosa di bello, nobile e poetico: un sapere che dia senso e gioia alla vita. Questa richiesta è così trasparente negli occhi dei giovani che spesso il dialogo con loro compie un miracolo anche nel cuore dell'adulto. Egli scopre che vorrebbe lasciare da parte il suo disincanto e lasciare a qualcuno - ai giovani appunto - una specie di eredità o di bella testimonianza. Un'eredità che non consiste nei beni materiali, ma nei valori in cui un uomo crede, negli ideali che lo guidano, nelle speranze che danno ragione alla sua vita. E' così che il dialogo con i giovani porta spesso a riscoprire, nel proprio cuore, un possibile arcobaleno.